Manderlay -
Trama: Trilogia di Von Trier sugli Usa capitolo secondo. Stessa struttura scenografica ma fondamentali cambiamenti degli attori: Brice Dallas Howard al posto di Nicole Kidman e Willem Dafoe in sostituzione di James Caan. Stessa impronta polemica ma senza calcare sul pedale dell'emozione. Questa in sintesi l'impronta complessiva di Manderlay Su un tema tabu' (anche per il cinema americano e non, che lo ha trattato non a sufficienza e spesso annegandolo in sovrabbondanti dosi di melassa e stereotipi): lo schiavismo. Questa volta Grace si ferma in Alabama dove trova una cittadina, Manderlay, in cui le regole della schiavitu' regnano sovrane. Grace ne 'libera' gli abitanti e impone la democrazia. Che ha inizio dal decidere a maggioranza che ore sono. Ma la democrazia non si sviluppa per imposizione. Soprattutto con chi non ci e' mai stato abituato. Essa richiede poi (in Usa) delle scelte dure. Grace evita la vendetta collettiva nei confronti di una donna che ha rubato il cibo a una bambina malata ma le deve dare la morte 'legale' di persona. Von Trier e' assolutamente politically uncorrect e se ne vanta, affermando che in politica non si puo' essere "correct", che non ci debbono essere argomenti tabu' altrimenti il dibattito muore.
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