Funny games -
Trama:
Come ogni anno quando arriva il periodo delle vacanze, Anna e Georg partono alla volta della loro tranquilla casa sul lago con il figlioletto Schorschi. Anche i vicini sono lì ad aspettarli , pronti per un sfida a golf. La famiglia riceve però l'inaspettata visita di due giovani ragazzi, che con un banale pretesto riescono ad entrare in casa e a trasformare la vacanza della tranquilla famigliola in un terribile incubo....
Spinto dal produttore Chris Cohen a portare negli Stati Uniti la sua opera austriaca del 1997, Michael Haneke ricalca ogni piano dell'originale in un'operazione che non può non ricordare, e lo fa volutamente, lo Psycho di Gus Van Sant. Haneke sfrutta la bravura dei suoi attori, Naomi Watts, Tim Roth, Micheal Pitt e Brady Corbet, per dare maggior valore alla pellicola grazie all'interpretazione. Nel giro produttivo americano, Funny Games sfrutta le logiche di genere per rendere ancora più potente una sadica critica della società dello spettacolo ai danni di uno spettatore inconsciamente e irrimediabilmente colpevole.
Funny Games è un horror, in quanto mette in scena la perversione dello spettacolo dell'orrore. Ma lo fa in maniera estrema, al punto da divenire parodico, beffa grottesca del cinema e delle sue logiche, dello spettatore e delle sue certezze. I ragazzi vestiti di bianco, sadici e col viso pulito da figli di papà, ricordano i drughi di Arancia meccanica. Le uccisioni e la dilatazione del tempo, sono una messa in questione del nostro modo di osservare oltre che di quello di rappresentare la violenza. Aggressivo, estenuante, critico e parodico contro le stesse critiche che mette in scena, Funny Games nel suo essere remake di se stesso è un'opera contemporanea che acquista valore e senso nella ripetizione.
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