In un teatro della periferia di Milano si esibiscono dei nani in una grottesca competizione di lotta e poiché la sala è quasi deserta e lo squallido spettacolo viene fischiato l'organizzatore e il suo segretario, Mario e Raimondo, privi di mezzi per pagare le spese sono costretti a fuggire. Balordi ma dinamici tentano un affascinante esperienza: venuti a conoscenza che uno strano ordigno, la "macchina del tempo", ha la magica possibilità di far viaggiare sia nel passato che nel futuro salgono sulla macchina decisi a proiettarsi nell'avvenire ma sbagliano i contatti e vengono invece trasportati indietro di settemila anni. Non hanno tempo di riaversi dalla sorpresa di ritrovarsi in una città antica che già vengono condannati e destinati a far le torce umane ma il re Euristeo, scambiandoli per maghi, li fa liberare. Intanto Ercole, dopo aver ucciso il Ciclope, arriva in città, abbatte uomini e ostacoli per raggiungere la sua fidanzata Deianira ma deve fronteggiare Maciste che avrebbe avuto la peggio sul rivale perché privato della sua forza dalla perfida Circe; ma interviene Eco, innamorata di Maciste, e lo salva. Anche Mario e Raimondo, con l'aiuto di due ancelle, riescono a fuggire, raggiungono la macchina del tempo e ritornano sani e salvi alla vita moderna.