Dersu Uzala -
Trama:
Da due libri di viaggio di Vladimir K. Arseniev: nel 1902 in una zona selvaggia lungo il fiume Ussuri ai confini con la Manciuria, Dersu Uzala, solitario cacciatore mongolo senza età né fissa dimora, incontra la piccola spedizione cartografica del capitano russo Arseniev con cui si lega di profonda amicizia e al quale salva la vita. Nel 1907 secondo incontro in cui è il russo che salva la vita al vecchio cacciatore. 1° premio al Festival di Mosca e Oscar 1976 per il miglior film straniero, è un'opera che ricorda Flaherty e Dovgenko per l'intensa, lirica, panteistica rappresentazione del rapporto tra uomo e natura. Dersu Uzala – impersonato con eccezionale mimetismo da un attore non professionista mongolo che nella vita fa il musicologo – vive in armoniosa e religiosa simbiosi con la natura, parla col fuoco e gli animali, ma ha poco da spartire con il mito del “buon selvaggio”.
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