Brides of Blood -
Trama: Una nave attracca all’Isola di sangue. A bordo il dottor Hendersone sua moglie Carla, oltre a Jim Farrell. C’è tensione tra Henderson e Carla, moglie insoddisfatta (e anche un tantino ninfomane). All’arrivo, i tre vedono una cerimonia funebre sulla spiaggia. Uno dei portatori scivola e dal feretro cade una gamba insanguinata, poi una testa mozzata. Arcadio, il capo del villaggio, li accoglie freddamente assieme alla figlia Alma. Farrell è lì nell’ambito di una missione umanitaria; Henderson vuole studiare gli eventuali effetti degli esperimenti atomici nel Pacifico dell’immediato dopoguerra. Arcadio e Alma spiegano che l’isola, quando li avevano invitati un anno prima, era un piccolo paradiso, mentre ora la situazione è diversa. Al tramonto, nel villaggio si celebra una strana cerimonia: una lotteria designa le ragazze da offrire al mostro.
Il film è girato con cura. Le scene notturne sono molto suggestive. La dinamica tra i personaggi è curata nei dettagli. La tensione erotica è forte. Carla spia Esteban dimenarsi febbrile e sofferente tra le lenzuola e lo segue vogliosa all’esterno. Gli alberi la attaccano. Lei corre nella giungla cercando Esteban. Trova il mostro, che la attacca, la spoglia, la dilania. Il film si conclude in modo parossistico tra effetti gore e il delirio degli alberi dai rami mobili. Il lungo sottofinale (oltre 5 minuti) è una lunga cerimonia danzante liberatoria e seduttiva che testimonia la ritrovata felicità e la nuova ricerca d’amore. Irresistibile mélange di esotismo, cliché, exploitation parzialmente innovativa, location attraenti, melodramma, tensioni psicologiche, mostri.
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