Totò che visse due volte -
Trama: Partendo dallo spunto della “Ricotta” di Pasolini, portato alle sue estreme conseguenze, intrecciandolo con il Buñuel più disposto a giocare sul confine tra sacro e blasfemia (quello che tortuosamente corre dall’ “Age d’or” a “Nazarin”, fino a “Viridiana” e “Simon del deserto”), Ciprì e Maresco hanno allestito un film assolutamente folle, che contiene alcune delle loro pagine più geniali, che scaturiscono dall’accentuazione dei particolari più laidi, turpi ed abbietti che mai sia stato dato di vedere sullo schermo cinematografico. Da capolavoro del surrealismo è l’ultimo segmento (semplicemente denominato III), quello in cui l’anziano boss mafioso Don Totò fa squagliare nell’acido il suo nemico Lazzaro, che sarà resuscitato dall’anziano, nonché incazzoso e sboccatissimo messia Totò....
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