Descrizione articolo: Forse uno dei libri migliori per comprendere quanto l'amore e l'assouta certezza dell'esistenza della magia fossero radicati in Yeats.
Poeta visionario, in questa raccolta di storie -realmente accadute, nella sua visione- ci catapulta in quell'Irlanda magica e popolare che tuttavia cozza -almeno nel mio caso- con lo scetticismo del lettore, il quale, messo di fronte a magici maiali inseguitori che seminano il terrore per poi scomparire, reprimende dell'autore verso gli scozzesi rei di essere in pessimi rapporti con i loro folletti, spiritelli e altre creature magiche, tranquilli impiegati che di notte praticano la necromanzia -solo per elencarne alcuni-, forse non può evitare di infastidirsi ma dopo avere accusato il colpo ne sorriderà e si immergerà più lietamente in quel fantastico mondo che Yeats così bene è stato capace di evocare.
Il folklore, quindi, ma anche le persone, quegli irlandesi che Yeats amava, nati nell'Irlanda rurale che sarebbe poi stata sorpassata dall'industrializzazione: il cantastorie cieco Moran, le vecchiette di Sligo e Mayo custodi delle storie del passato, le avventure vissute -ma ingrandite, secondo leggi non dette- dalle persone con cui Yeats si intrattiene.
|