Once upon a Time in America -
Trama: Dal romanzo Mano armata (The Hoods, 1983) di Harry Grey. La vicenda abbraccia un arco di quasi mezzo secolo, diviso in 3 momenti: 1922-23, quando i protagonisti sono ragazzini, angeli dalla faccia sporca alla dura scuola della strada nel Lower East Side di New York; 1932-33, quando sono diventati una banda di giovani gangster; 1968, quando Noodles, come emergendo dalla nebbia del passato, ritorna a New York alla ricerca del tempo perduto. Se il 1922 e il 1932 sono flashback rispetto al 1968, il 1968 è un flashforward rispetto al 1933: il Noodles anziano è una proiezione di quel che Noodles, allucinato dall'oppio, ha sognato nella fumeria. Il presente non esiste: è una sfilata di fantasmi nello spazio incantato della memoria. Leone accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso l'America metropolitana che è reale e favoloso, archeologico e rituale. Sono spazi dilatati e trasfigurati dalla cinepresa; spazi anche sonori e musicali, riempiti dalla musica di E. Morricone e da motivi famosi: “Amapola”, “Summertime”, “Night and Day”, “Yesterday”. È un film di morte, iniquità, violenza, piombo, sangue, paura, amicizia virile, tradimenti....
Robert De Niro e James Woods interpretano due inseparabili amici cresciuti nel Lower East Side, la cui diffidente amicizia sfocia nella morte e nel mistero. Grande contributo da parte di Tuesday Weld, Joe Pesci, Jennifer Connelly, Elizabeth McGovern e dei giovani attori che interpretano i ruoli chiave dei ragazzi del ghetto. Vedere questo film (proposto per la prima volta in versione integrale nel 1984 al Festival del Cinema di Cannes a un pubblico entusiasta) è come essere travolti dalla sicurezza e vitalità di un grande regista che ha creato la sua ultima opera con il mezzo espressivo che più adorava. Forse il più grande film di gangster. Ineguagliabile.
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