Alì ha gli occhi azzurri -
Trama:
Stefano e Nader condividono ogni momento della loro esistenza. Entrambi adolescenti della periferia romana invischiati in loschi giri, uno italiano e l'altro egiziano, passano dalle rapine al supermercato alle mattinate in discoteca senza che nulla intacchi il loro rapporto. Anche Brigitte, la fidanzata di Nader, è italiana ma i genitori del giovane si oppongono a un amore che considerano contrario ai loro valori culturali. Dopo l'ennesimo scontro in famiglia, Nader decide di scappare di casa per andare incontro a una settimana in cui cercherà di scoprire la propria identità. Diviso tra l'essere italiano e le radici egiziane, sopporterà freddo, fame, paura, solitudine e perdita dell'amicizia per di capire chi è....
Sullo sfondo dell’ennesima strepitosa fotografia di Daniele Ciprì, Claudio Giovannesi (regista, cosceneggiatore e coautore delle musiche), qui al secondo lungometraggio dopo La casa sulle nuvole, riprende in mano la lezione pasoliniana (fin dal titolo, tratto da una poesia di Pier Paolo: «... dietro ai loro Alì dagli Occhi Azzurri, usciranno da sotto la terra per uccidere, usciranno dal fondo del mare per aggredire, scenderanno dall’alto del cielo per derubare...»), aggiornando gli accattoni ai tempi dell’integrazione multiculturale e multireligiosa. La macchina da presa pedina i suoi personaggi reali (Nader e Stefano, interpretati dai perfetti Nader Sarhan e Stefano Rabatti, vivono davvero a Ostia e hanno davvero vissuto gli episodi qui ricreati) nel degrado di una periferia rassegnata.
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