Il comandante e la cicogna -
Trama:
A Torino, all'ombra delle statue che osservano e accompagnano i movimenti delle persone, Leo (Valerio Mastandrea), un idraulico con due figli da crescere e con la moglie Teresa (Claudia Gerini) che appare e scompare, facendogli ogni tanto visita di notte per un paio di chiacchiere, si rivolge allo studio dell'avvocato Malaffano (Luca Zingaretti), potente e truffaldino, per risolvere la tortuosa vicenda che ha reso la figlia maggiore protagonista inconsapevole di un filmino porno finito sul web. Qui, conosce Diana (Alba Rohrwacher), una giovane artista squattrinata che sta ridipingendo le pareti dello studio per pochi soldi. A poco a poco, quella che sembrava solo una effimera conoscenza si trasforma in vero amore mentre intorno a loro ruotano un coro di personaggi alle prese con le loro piccole (dis)avventure. A far loro compagnia vi sono, infatti, Elia, il figlio più piccolo di Leo, che va male a scuola e alleva in segreto una cicogna, Amanzio (Giuseppe Battiston) che ha lasciato il lavoro per vivere come un eremita metropolitano, il cinese Fiorenzo, un fabbricante di pantofole e un misterioso investigatore privato....
Soldini sta in equilibrio un po’ precario, proprio come le gambe della sua cicogna prodigiosa, ma è umanamente ricco di un’amarezza da sempre sentita che si sforza, a volte riuscendoci, di tradurre in balletto grottesco, fino a rasentare la pochade delle mazzette e degli intrighi: si inizia rubando rane nel reparto surgelati, poi si va nel reparto immobiliare. Scegliendo uno stile démi surreale, il regista di Pane e tulipani tiene aperti i suoi bilanci, quello pessimista del come siamo ridotti (tanto lo dice Garibaldi, come aveva previsto Davide Ferrario) e quello che invece ci terrebbe a rendere, tra giorni e nuvole, le famiglie felici ma tutte in modo diverso.
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