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Descrizione articolo: Il 2 ottobre del 1935 con una grande adunata in Piazza Venezia, Mussolini annuncia all’Italia e al mondo l’inizio delle operazioni militari nel Corno d’Africa. All’alba del giorno successivo le truppe di stanza nelle colonie italiane dell’Africa Orientale attraversano il fiume Maréb, il confine tra Eritrea ed Etiopia e cominciano a marciare sull’altopiano abissino, andando a puntare direttamente sulla capitale Addis Abeba. Comincia così la guerra d’Etiopia destinata a concludersi otto mesi più tardi, il 9 maggio del 1936 con la proclamazione dell’Impero Italiano. Pochi giorni più tardi l’Italia sarà dichiarato uno Stato aggressore da parte del Consiglio della Società delle Nazioni e il 18 novembre entreranno in vigore le sanzioni commerciali contro il nostro paese. Da allora la politica estera di Mussolini imboccherà definitivamente la strada che lo porterà a fianco della Germania nazista e – di là – nel vortice della Seconda Guerra Mondiale.
Per la prima volta in una guerra combattuta dall’Italia, la componente mediatica ricopre un ruolo determinante. L’Istituto Luce è – in tal senso – uno degli attori principali del conflitto. Vi partecipa inviando sull’altopiano un gruppo di operatori e fotografi. Il Reparto cine-fotografico per l’Africa Orientale con sede ad Asmara che girerà oltre 60.000 metri di pellicola con cui verranno realizzati una ventina di documentari e decine di cinegiornali.
A un filmato che offre una puntuale ricostruzione degli eventi militari e politici della guerra d’Etiopia e della prima fase del colonialismo italiano, seguono alcuni tra i più emblematici documentari realizzati dall’Istituto Luce per celebrare le gesta africane del fascismo.
Il cammino degli eroi è forse il più noto tra quelli dedicati alla conquista. Firmato nel 1937 da uno dei migliori documentaristi di quegli anni, Corrado D’Errico, il film si sofferma sulla fase preparatoria alla guerra e sulla mobilitazione del paese. Le immagini degli scontri a fuoco sulle montagne dell’Amba Alagi e dell’Amba Aradan, arrivano solo negli ultimi minuti del film come l’esplosione finale di un percorso cominciato in Italia con una lenta e ponderata preparazione in termini di risorse umane ed industriali. Il secondo documentario, Sulle orme dei nostri pionieri, percorso da un profondo sentimento antibritannico, intende, invece, spiegare le ragioni della guerra, mettendo in rilievo quelli che la propaganda di regime considerava i diritti storici acquisiti dall’Italia nel Corno d’Africa e in Etiopia in particolare. Infine, La fondazione della nuova Addis Abeba mostra le immagini della capitale abissina dopo la conquista. L’arrivo degli italiani è presentato come l’inizio della rinascita e della civilizzazione per la città e per i suoi abitanti.
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