Descrizione articolo: Attraverso interventi di autori, critici, operatori culturali il testo esplora l'orizzonte documentario del cinema italiano, evidenziandone le potenzialità formali e i paradossi produttivi. Al di là di rassicuranti etimologie pseudoscientifiche, l'idea documentaria costituisce oggi una delle esperienze creative più interessanti per la riflessione sulle nuove forme cinematografiche. Eppure, nonostante risulti luogo di ricerca e di espressione, di impegno e di testimonianza, continua a brillare quale magnifica assenza dai circuiti distributivi e dall'immaginario dello spettatore. Dopo il "cinecidio" degli anni '80, mentre la grancassa di "realtà televisive" completava la riduzione antropologica del cittadino italiano, il documentario ha rischiato l'estinzione: oggi la situazione sta lentamente cambiando ma mancano ancora referenti istituzionali capaci di promuovere adeguate politiche culturali. Nonostante tutto una domanda si impone: l'idea documentaria sta forse diventando luogo privilegiato per una più vasta riflessione estetica sul cinema italiano? Il volume contiene scritti di: A. Aprà, G. Avvantaggiato, D. Barone, M. Bertozzi, B. Bigoni, E. Cabria e M. Conti, P. Cannizzaro, S. Cavatorta, G. Celati, G. Chiesa, P. Cingolani, E. Colusso, A. Crespi, C. Cresto-Dina, L. Di Costanzo, P. Ferrari, A. Ferrente e G. Piperno, M. Fiumara, I. Freccia, Y. Gianikian e A. Ricci Lucchi, H. Gronauer, F. Grosoli, S. Hill, P. Isaja e M. P. Melandri, S. Lalou, C. Malta, A. Marazzi e I. Fraioli, L. Mazzei, A. Medici, S. Missio, R. Nanni, G. Pannone, I. Perniola, P. Pisanelli, J. Quadri, A. Rossetto, D. Segre, A. Signetto, P. Simoni, S. Tealdi. Con un saluto di Vittorio De Seta.
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